giovedì 21 giugno 2012

attualità: monopolio politico locale

(mònos: «solo»)                                                                                                                               (pòlion, «vendere»)

Il monopolio politico locale è’ una forma di mercato (sistema) politico, territorialmente e temporalmente circoscritta, dove un unico “venditore” offre un pre-dominanante prodotto politico e “servizi”, nella quale non è previsto – per vari fattori legali e fattuali - che esistano sostituti o reali concorrenti.

Il soggetto monopolista ha così la gestione esclusiva dello spazio pubblico, del discorso che in esso scaturisce e di ogni arena decisionale che in quel contesto investa interessi pubblici o privati di rilievo.

La situazione si connota per l’assenza di efficaci alternative organizzative sociali o politiche,
anche per la costruzione strategica di ordini del giorno ed  iter istituzionali costituenti vere e proprie “dighe” di intervento e barriere di entrata per altri diversi operatori.

In questo monopolio  il soggetto monopolista controlla l'apparato istituzionale ed economico pubblico, l’intera offerta politica e informativa ed è in grado di esercitare un rilevante controllo sullo scambio politico, determinandone il “prezzo”, cambiando la direzione dell’”offerta” in modo discrezionale.

Il monopolista politico in genere muove le risorse pubbliche e fissa la quantità di “prodotto amministrativo” non in base agli interessi generali, ma in modo tale da rendere massimo il proprio profitto politico e quello del proprio entourage, escludendo qualsiasi forma di trasparenza e di rendiconto sociale.

Il monopolio politico in tempi brevi può dar luogo ad un fallimento del sistema socio-economico-culturale del luogo (definito anche default); per questa ragione in democrazia i monopoli di qualunque natura e tipo sono normalmente considerati incompatibili.                                                                         
Può essere fatta eccezione per i beni ed i servizi essenziali per la comunità, che in questo caso dovrebbero essere non solo di proprietà comune di tutti i cittadini, ma anche sotto il diretto controllo degli stessi attraverso forme organizzative adeguate e di garanzia, interna e di sistema.


M.B.