(grandi e piccole)
"..quanto
più si estende e si ramifica l’apparato ufficiale del partito,
cioè quanto maggiore è il numero dei membri, quanto più si
riempiono le sue casse, quanto più aumenta la stampa di partito,
tanto più si riduce il potere popolare sostituito dall’onnipotenza
dei comitati e delle commissioni (..) Gli ex lavoratori si
appropriano di una routine che
li fa ascendere sempre più al di sopra dei loro mandanti, così che
infine perdono il senso di comunità con la classe che li ha
espressi; ne deriva una vera differenza di classe tra i capi ex
proletari e i gregari proletari (..) Con una sostituzione dei fini
originari l’organizzazione diventa da mezzo scopo e infine
scopo assoluto” (Michels
1909)
2012 .. i partiti non sono più in grado di:
* sentire, captare la domanda democratica latente di
«identificazione» e di «senso»
* avere visioni prospettiche, alternative e contemporanee della
società, del territorio, delle istituzioni, dell'economia e del loro possibile
e sostenibile sviluppo
* esercitare le più tipiche e normali funzioni di rappresentanza rispetto agli aggregati sociali di riferimento
* interpretare ed articolare con attenzione la domanda politica
* elaborare risposte e strutturare efficaci politiche
pubbliche
* attingere competenze, saperi ad esperienze reali da ambiti specialistici
* tener distinto il partito dalle istituzioni, mantenendo separati i ruoli interni e privati dalle funzioni pubbliche di servizio
* essere contabilmente autosufficienti ed evitare di ritrarre le risorse finanziarie e organizzative per lo svolgimento dell’azione
politica esclusivamente dalla simbiosi istituzionale
* controllare che non vengano privatizzate nella sfera personale dei leader tali risorse con decisioni unilaterali e
verticistiche di impiego
* mantenere una dimensione organizzativa meritocratica e non di
tipo elitistico e leaderistico per ogni diverso livello
* programmare l'attività interna sugli scopi costituzionali e statutari agendo invece esclusivamente per la definizione di candidature
e nomine del personale politico cooptato e stabilizzato in correnti
* garantire che non si attuino forme di familismo e clientelismo
* evitare collateralità organizzative con fiancheggiatori soci delle leadership
* sviluppare una mentalità non demagogica, opportunistica e non meramente elettorale della partecipazione (‘primarie’ gestite)
* fare
attenzione a non costruire false cornici cognitive entro le quali far muovere
l'elettorato per ottenerne in ogni caso il consenso
* comunicare con gli interlocutori interni ed esterni con tempestività e trasparenza, sia come organizzazione complessiva che come
specifica unità di rappresentanza
* rispondere dell’operato e dell’impiego delle risorse alle basi
associative e agli elettori assoggettandosi a forme garantite di controllo istituzionale e sociale
* mantenere fede ai vincoli associativi e rispettare le normative
autoprodotte, sanzionando energicamente ogni violazione