martedì 17 aprile 2012

il giornalismo locale... fuori dal tempo


Egregio Direttore del quotidiano L'Arena
27 marzo 2012

Spaziocivico aveva inoltrato qualche giorno fa un richiesta formale di rettifica di un articolo inerente l'etica pubblica, sottolineando che, prima di tutto nell'interesse generale ad una corretta informazione, ciò si richiedeva che avvenisse puntualmente nei termini dell'art.8 delle legge sulla stampa. Così non è stato e ci è stato concesso (in via straordinaria) di apparire come lettori questuanti che scrivono una lettera al direttore. C'era da attenderselo: non per questo consideriamo da parte vostra assolto il dovere di dare una piena e corretta informazione ai cittadini su un tema così rilevante come quello evidenziato, soprattutto in questo momento in cui tutte le nostre principali istituzioni nazionali sono coinvolte nell'improcrastinabile adempimento delle prescrizioni comunitarie in tema di lotta alla corruzione, legalità e trasparenza; dettati fino ad oggi, per i motivi a tutti più che noti, costantemente disattesi anche nel nostro ambito locale (con i relativi effetti di rating e ranking).
Dobbiamo osservare invece come, in pesante controtendenza con l'opinione pubblica, il suo quotidiano subisca sempre di più quel tipico difetto dell'informazione provinciale, che è dato dalla scarsa autonomia dal contesto politico, per meglio dire dei partiti e delle establishment che ad essi fanno riferimento, escludendo dalle cronache i soggetti ed i temi che possano in qualche circostanza sviluppare un'indipendente profilo di promozione civica e culturale, ma che proprio per questo contrastino con i sempre più anacronistici interessi del comparto politico.
Promuovere l'etica per le nostre istituzioni colpite dal più basso clientelismo e familismo (facilmente visibile e dimostrabile) è operazione di promozione sociale, culturale e persino politica, e lo sarebbe anche in termini di responsabilità informativa e divulgativa. Tacendo su questa istanza invece le vostre redazioni partecipano nel rendere ancora più "partitica" , non trasparente, autoreferenziale, la sfera pubblica, contribuendo a generare un ulteriore blocco di un sistema sociale ed economico già in grave deficit di connessioni con la comunità e di apertura verso le grandi tematiche civili promosse dagli organismi internazionali. Tutto questo in un momento in cui le migliori politiche comunitarie spingono verso modelli istituzionali e relazionali improntati alla pubblicità, trasparenza e partecipazione; ed ancora, in una situazione in cui lo stesso governo tecnico deve scegliere in molte circostanze la strada non corporativista.
Che altro dire ?
Speriamo che nasca in lei, e in quelle persone che svolgono il delicato compito di gestire l'informazione locale, una diversa consapevolezza del momento, qualche dubbio interpretativo ed un' ottica più realistica e diversa nella "lettura" della società che nelle vostre cronache intendete rappresentare.
Distinti saluti
Spaziocivico


ANNOTAZIONI

<< Nel giornalismo italiano ha per anni prevalso una rappresentazione partitocentrica della realtà. Per una molteplicità di fattori, per contingenze politiche e culturali, la comunicazione di massa italiana non ha mai goduto di una autonomia tale da potersi identificare come sistema indipendente da altri poteri, in particolare da quello politico. Il rapporto tra fonti politiche e mass media è stato consolidato, consuetudinario e strutturale; non a caso l'alto livello di partigianeria [ai limiti del servilismo] del giornalisti, conseguenza della fitta rete di rapporti da essi intrattenuti con i partiti ed i loro leader hanno spinto autorevoli commentatori (G.Pansa) a definire questi operatori dell'informazione come "giornalisti dimezzati" .>> (M.Mazzoni 2010)

<< La politica di oggi ha un potere appariscente, invadente, costoso ma "debole". In questo contesto emerge il timore dei partiti [..delle loro leadership] di essere spiazzati dall'accesso diretto ed esclusivo alle sedi di decisione e informazione  pubblica da parte di  gruppi e interessi che ad essi non facciano riferimento . Anche per questo permane [arroccata] la realtà di un potere partitico in sgretolamento, intollerante nei confronti di una nuova capacità negoziale autonoma della società civile e, in essa, dei diversi soggetti e corpi sociali. >> (S.P.)